Apprendo da un articolo di Innocenzo Genna che la Commissione Europea ha lanciato una consultazione, che si protrarrà fino al 5 settembre, relativa alle norme della Direttiva Commercio Elettronico (direttiva 2000/31/CE, recepita in Italia con il decreto Legislativo 70/2003) che regolano la responsabilità degli intermediari che fanno hosting (facebook, youtube, vimeo, etc).
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Il tema in discussione è come reprimere la pirateria e la distinzione tra ISP e Hosting Provider.
L’articolo ci chiarisce in particolare l’intenzione della Commissione di abbandonare la via di imporre blocchi agli ISP in quanto “non esistono più le condizioni giuridiche per imporre le misure di blocco agli ISP”.
In Italia abbiamo diversi precedenti in cui la repressione della pirateria/pedopornografia è avvenuta proprio imponendo agli ISP di operare un blocco sui siti incriminati ma, come molti osservatori hanno sottolineato, questi blocchi sono facilmente aggirabili da chiunque abbia un minimo di dimestichezza con il computer.
La Commissione, dunque, non fa che anticipare una soluzione di buon senso che molti avevano già ampiamente dibattuto.